Frivolezze

Gatto Siberiano: il gatto anallergico

lI mio gatto anallergico. Sì, avete proprio letto bene e no, non c’è nessun errore: il mio gatto Siberiano è veramente un gatto anallergico!

Tutto è iniziato con me che, innamorata dei gatti del mio ragazzo, pensavo sarebbe stato bello averne uno tutto mio. Invidiavo quando lui tutte le sere mi mandava le foto dei suoi gatti che gli tenevano compagnia mentre si addormentava, facendo mille fusa. Così ho iniziato a tartassare i miei genitori, portandoli probabilmente fino allo sfinimento, perché me ne lasciassero tenere uno ma, con mio grande dispiacere, la risposta è sempre stata un secco “no” perché mia mamma è allergica.

Finché non abbiamo scoperto l’esistenza del gatto Siberiano, cioè un gatto “anallergico”.

Il mio gattino kal-el

Il gatto siberiano

Il gatto siberiano è una razza di gatti tipica della Siberia. Sono caratterizzati da un lungo, folto e morbido manto che va dal marrone, all’arancio fino al blu e al bianco. Sono dei gatti piuttosto resistenti, abituati ad un clima freddo (soffrono molto il caldo infatti!), e con il pelo idrorepellente ( il mio non ha problemi a farsi la doccia con noi).

Hanno inoltre un carattere stupendo, a tratti quasi canino potremmo dire. Sono molto dolci e affettuosi, e pigri, ma quale gatto non lo è? Sono anche molto giocherelloni, e si affezionano moltissimo ai loro padroni. Il mio mi tiene sempre d’occhio, e se cambio stanza lui, da solo, mi segue (ditemi che non è un amore!). Inoltre, a volte, quando vuole giocare mi porta il suo filo preferito, come per chiamarmi.

Ma la particolarità migliore di questi gatti è appunto la loro proprietà di essere anallergici.

Gatto siberiano, una razza bellissima

Il gatto siberiano anallergico

Questa razza felina infatti è speciale in quanto non produce una particolare proteina chiamata Fel D1, la diretta responsabile dell’allergia. É infatti questa proteina l’agente maggiormente allergizzante nel gatto. Dico maggiormente perché, come in tutte le cose che riguardano l’uomo, esiste un’enorme variabilità e per cui non si può generalizzare per tutti. Questa proteina si è dimostrata un possibile allergene per la maggior parte delle persone soggette ad allergia, ma questo non vale per tutti siccome il nostro sistema immunitario ha delle leggere differenze in ognuno di noi.

Tornando a noi, questa proteina non è prodotta dal pelo stesso, ma è contenuta nella saliva degli animali che, leccandosi, la spalmano anche sul pelo e alla fine passa sulle nostre mani generando allergia.

E perché i gatti siberiani non fanno allergia?

Semplice! Perché loro, assieme anche al gatto norvegese delle foreste, non producono questa proteina, e quindi non stimolano il nostro sistema immunitario! É stato infatti dimostrato che questa razza ha delle particolari modificazioni nei geni che codificano per la proteina Fel D1, chiamati Ch1 e Ch2. Rispetto ai gatti di altre razze quindi, la proteina non riesce a prodursi perché risulta appunto danneggiata, facendo quindi sì che loro ne siano assenti.

La sua attività preferita, rotolarsi.

Nonostante possa sembrare una cosa magnifica, purtroppo devo però frenare il vostro entusiasmo ed essere realista. Questo discorso vale per molti, ma per il motivo che dicevo prima non vale per tutti. Alcune delle persone che soffrono di allergia ai gatti infatti potrebbero essere allergici a molte altre proteine contenute nella saliva degli animali (certo, è una forma di allergia molto più rara ma comunque esiste). Quindi, è un gatto anallergico ma prendetelo con le pinze. Prima di valutare l’acquisto di un gatto, anche se di questo tipo, cercate di fare una prova e di stare del tempo con loro, non solo con il vostro futuro cucciolo ma anche con il padre, in modo da vedere se vi crea qualche reazione avversa (di solito si manifestano la notte dopo).

Le manifestazioni tipiche sono delle normali manifestazioni allergiche, che possono comprendere lacrimazione e irritazione oculare, riniti, dermatiti per arrivare fino ad asma e manifestazioni più importanti per chi è fortemente allergico.

Come comportarsi se siete allergici

Un ultimo consiglio è quindi quello di essere cauti, se soffrite di allergie piuttosto gravi. Questo significa poter tenere un gatto, ma con adeguate precauzioni. In particolare sarebbe meglio non fare entrare i gatti nella camera da letto, non dormirci assieme ed evitare di entrare in contatto diretto (tramite per esempio gli occhi) con le loro secrezioni (quindi sia saliva che lacrime). Altro fattore che può aiutare è mantenere una ventilazione ottimizzata e controllata nella stanza, in modo che non si possano accumulare allergeni, si è dimostrato infatti che nelle case in cui sono presenti di gatti l’aria è molto più ricca di queste sostanze.

Il mio gatto mentre si atteggia da divo

Dicono che inizialmente (non è detto) possono dare un po’ di fastidio i primi giorni, ma poi passa. A noi per fortuna non è successo; mia mamma e io siamo sempre state bene senza mai un briciolo di allergia, e il nostro gattino (che ormai è un gattone) è amato e coccolato da tutti! E se fate qualche starnutino, beh non escludo l’idea che sia per colpa della polvere che ogni tanto raccatta qua e là in qualche angolino dimenticato dall’aspirapolvere.

Prezzo

Purtroppo devo subito dirvi che questi gatti non si trovano gratis e anzi, non so altre razze quanto costino, però diciamo non sono esattamente economici, ma non volevo soffermarmi su questo o fare polemica. Prima di acquistarne uno informatevi bene dai vari venditori, come i gatti vengono trattati, quanti ce ne sono in casa (e anche se stanno in casa!). Il prezzo medio si aggira generalmente tra gli 800 e i 1200 euro, quindi analizzate tutte le possibilità prima di decidere, non sempre il gatto più costoso diciamo, significa migliore, anzi. Ciò che varia di più è come vengono trattati i primi tempi e i loro genitori, quindi diffidate di chi non vi fa vedere dove i gatti vivono normalmente. Più un gatto è abituato al contatto con gli umani e più sarà affettuoso e docile. Una volta conosciuto l’allevatore, visto come lavora, e magari incontrato anche il piccolo almeno una volta, per esempio assieme ai fratelli o la mamma, potrete allora decidere serenamente se è il cucciolo che fa per voi.

Quindi, che ne dite? Mi credete o pensate che sia solo placebo? Fatemelo sapere nei commenti!

Riferimenti Bibliografici:

Sartore S, Landoni E, Maione S, et al. Polymorphism Analysis of Ch1 and Ch2 Genes in the Siberian Cat. Vet Sci. 2017;4(4):63. Published 2017 Dec 1. doi:10.3390/vetsci4040063

Julia Satorina, Krisztina Szalai, Anna Willensdorfer, Nadine Mothes-Luksch, Anna Lukschal and Erika Jensen-Jarolim, Do hypoallergenic cats exist? — Determination of major cat allergen Fel d 1 production in normal and hypoallergenic cat breeds. Clinical and Translational Allergy 2014 4 (Suppl 2) :P11, Satorina et al; licensee BioMed Central Ltd. 2014, 17 March 2014

F.domesticus gene for Fel d I protein chain 1

Felis catus gene for Fel d I protein chain 2

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